Risparmio e budget domestico

Come gestire al meglio il budget domestico? Con i Gruppi d'Acquisto Solidale e l'autoproduzione.

Di Barbara Chizzolini (Chizzocute)

 

Viviamo in un momento storico in cui anche le nuove generazioni iniziano ad approcciarsi al concetto di “risparmio”.

Risparmio inteso non solo come accantonamento di denaro e relativo investimento, ma anche risparmio sul budget mensile, su quelle spese che fino a qualche tempo fa non avremmo nemmeno considerato, come le utenze, la spesa, ecc.

Come gestire al meglio il budget domestico? Innanzitutto, grazie ai social ed alla rete, è possibile prendere parte ai “gruppi di acquisto”. Ve ne sono per tantissime categorie merceologiche, dai prodotti per la prima infanzia, ai detersivi, agli alimenti, che in alcuni casi sono anche a Km0 e bio, piuttosto che per le utenze, come ad esempio il Consorzio del Credito Cooperativo per i servizi energetici che nasce quindi dalla volontà di mettere a sistema il servizio di rinegoziazione delle condizioni di fornitura dell’energia elettrica.

I gruppi di acquisto rappresentano un risparmio per le famiglie, garantendo dei prezzi più bassi rispetto all’acquisto “singolo”. Si rivelano una scelta vincente anche se per alcuni prodotti sono meno comodi perché bisogna recarsi presso il punto di ritiro in un giorno specifico della settimana, piuttosto che si è subordinati all’acquisto di un determinato numero di prodotti, ecc.

"minor impatto ambientale e un ritorno al naturale".

Altra tendenza del momento in fatto di risparmio ma anche di qualità dei prodotto è l’autoproduzione. Siamo in un momento storico in cui c’è un ritorno ad una vita più lenta, capace di farci assaporare e cogliere ogni momento libero, una necessità che si coniuga con la volontà di vivere gli spazi aperti e di avvicinarsi alla natura.

Ecco quindi che l’autoproduzione nel settore alimentare diventa la conseguenza naturale di questo desiderio di “vita buona”. Al via quindi conserve, marmellate e salse per iniziare a mettersi in gioco, per proseguire poi con pane, pasta fresca, piadine, yogurt, dado vegetale, lievito madre, torte, ecc.

L’autoproduzione alimentare, oltre al risparmio economico, è un’occasione per imparare a conoscere antichi metodi di lavoro, avere un contatto più profondo con il nostro “saper fare”, restringere la nostra impronta ecologica (meno imballaggi e confezioni di cibi già pronti e precotti).

Ma l’autoproduzione si estende anche ai detersivi ed ai prodotti per il personal care, con la variante ecologica per chi è attento anche a questo tema oltre al risparmio economico.

L’autoproduzione è la strada per il risparmio, per un minor impatto ambientale ma anche per un ritorno al “naturale” ed ai prodotti genuini delle nostre nonne.

 

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