Ecovolontariato in Italia e all’estero

Ogni anno sono centinaia le occasioni messe a disposizione da enti e associazioni italiane e straniere dedicate al volontariato ambientale.

Una nuova frontiera del viaggio orientata alla tutela della biodiversità e delle culture locali, ma anche un modo partecipativo e attivo di fare turismo sostenibile.

di Erika Facciolla (Tuttogreen)

 

Chiunque stia meditando di intraprendere una piccola o grande ‘missione’ all’insegna della salvaguardia ambientale, anche quest’anno non avrà che l’imbarazzo della scelta tra le tantissime iniziative di eco-volontariato organizzate in Italia e all’estero. Si tratta di progetti a cui tutti, a prescindere dall’età e con diverse modalità di accesso, possono aderire in difesa del patrimonio ambientale e culturale del nostro Pianeta.

Per i più giovani rappresentano esperienze educative in cui l’eco-sostenibilità è il filo conduttore di un modo alternativo di viaggiare e di intendere la vacanza, di scoprire luoghi e culture differenti. Per le organizzazioni e gli enti impegnati nella salvaguardia delle risorse naturali e delle comunità più svantaggiate del Mondo è l’occasione giusta per proporre un’idea di turismo sostenibile contrapposta a quella imposta dall’industria turistica di massa.

Quindi, se pensate che l’ambiente abbia bisogno del vostro contributo o siete semplicemente alla ricerca di un’esperienza di vita adatta a chi, come voi, è un amante della natura e degli animali, potete aderire ad uno dei tanti programmi dedicati all’attivismo ambientale, magari proprio a partire da quest’estate.

 

Come diventare ecovolontario

Prima di candidarsi ad un’iniziativa di volontariato ambientale è opportuno acquisire le informazioni di base per ponderare durata, luogo e tipo di progetto a cui aderire. I campi di volontariato hanno durate variabili e solitamente sono organizzati da associazioni no profit o da Ong. Si tratta di esperienze a breve o a lungo termine (da 1 settimana a 18 mesi), prettamente estive o ripetibili anche in altri periodi dell’anno.

Solitamente i partecipanti devono essere maggiorenni, con o senza esperienze pregresse in attività analoghe, ma esistono alcuni progetti dedicati anche ai giovanissimi accompagnati da scuole, parrocchie e famiglie. Se non specificato dal progetto, non ci sono limiti di età verso l’alto e in alcuni casi è richiesta la conoscenza della lingua inglese. A volte è necessario versare una quota di iscrizione che generalmente comprende vitto e alloggio, mentre le spese del viaggio sono sempre a carico del volontario. Tutte le informazioni utili per inviare la richiesta di partecipazione sono reperibili sui siti ufficiali delle associazioni e degli enti che organizzano campi di eco-volontariato in Italia o all’estero.

"il senso di queste esperienze è la solidarietà, la cooperazione, l’impegno civico".

A prescindere dalla durata, dal periodo e dal luogo in cui si svolgono le attività, occorre ricordare che fare eco-volontariato significa donare tempo, energie e impegno in maniera gratuita e spontanea. Si può iniziare da progetti a breve termine, magari nella propria città o sul territorio, oppure raggiungere mete molto più lontane. In entrambi i casi, il senso di queste esperienze è la solidarietà, la cooperazione, l’impegno civico orientato al recupero e alla tutela di quelle straordinarie risorse naturalistiche che oggi rischiano di scomparire.

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Ecovolontariato in europa e all’estero

Oltre alle associazioni no-profit esistono anche diverse opportunità di eco-volontariato istituzionale messe a disposizione dal Servizio di Volontariato Europeo e dal Corpo Europeo di Solidarietà dedicate ai giovani e agli studenti di età compresa tra i 18 e i 30 anni. Si tratta di programmi di volontariato internazionale più articolati e impegnativi finanziati dalla Commissione europea che consentono di partecipare ad iniziative di eco-volontariato presso organizzazioni o enti pubblici distribuiti nei Paesi dell’Unione, dell’area Euro-Mediterranea e del Caucaso per un periodo che va da 3 settimane a un anno.

Un altro progetto sovvenzionato dalla Commissione Europea è ‘Volontari dell’UE per l’aiuto umanitario’, dedicato ai paesi reduci da disastri ambientali e umanitari. In questo caso, l’impegno richiesto va da 1 a 18 mesi e per partecipare occorre essere cittadini di uno degli stati membri. Oltre alla copertura delle spese di viaggio, del vitto e dell’alloggio, è prevista anche un’indennità mensile per le spese quotidiane. Tutte le informazioni utili sono reperibili sul sito del Corpo europeo di solidarietà e all’indirizzo www.serviziovolontarioeuropeo.it.

"Diventare eco-volontario può tradursi in un modo alternativo di trascorrere le vacanze estive in luoghi anche molto lontani".

Diventare eco-volontario, quindi, può tradursi in un modo alternativo di trascorrere le vacanze estive in luoghi anche molto lontani. All’estero, infatti, le occasioni non mancano e sono tanti i campi di volontariato che cercano aiutanti.

In Indonesia l’associazione internazionale GREAT organizza un programma di volontariato della durata minima di due mesi. L’obiettivo è tutelare il delicato equilibrio ambientale delle aree interne dell’isola di Giava dando una mano anche alle popolazioni locali. Chi non teme i lunghi viaggi può aderire anche ad uno dei progetti di agricoltura biologica organizzati in ogni angolo del globo dal WWOF, associazione che riunisce ogni anno giovani eco-volontari e agricoltori per sperimentare la vita nei campi. In cambio si riceve ospitalità e l’opportunità di conoscere e sostenere culture locali lontane anni luce dalla propria realtà.

In Australia e Nuova Zelanda, invece, Conservation Volunteers è promotrice di attività a breve termine interamente dedicate all’ecoturismo. In questi campi si svolgono quotidianamente attività a protezione degli habitat a rischio e la partecipazione prevede un costo indicativo di circa quaranta dollari a notte che copre le spese di vitto e alloggio.

L’esperienza forse più emozionante ed ‘esotica’ in tema di volontariato ambientale è quella che offre Projects abroad, storica associazione no-profit attiva da oltre 20 anni in tutto il mondo che quest’anno, tra le tante iniziative, organizza campi di volontariato in Sudafrica, Madagascar e Kenya. L’obiettivo è tutelare la Savana, la foresta pluviale e prestare servizio di volontariato naturalistico nelle aree presidiate dallo staff dell’associazione.

 

Volontariato ambientale in Italia: le opportunità per il 2017

Che sia per un giorno, un mese o un anno e che si svolga vicino casa, nella vostra regione, a Nord o a Sud dello Stivale, le attività a cui si può aderire come attivisti ambientali in Italia sono innumerevoli e riuniscono migliaia di persone animate dallo stesso entusiasmo.

WWF e LIPU, ad esempio, sono molto attive nell’organizzazione di campi di volontariato per ragazzi all’insegna del turismo responsabile, del rispetto della biodiversità e dell’amore per gli animali. Anche in questo caso, le attività proposte sono tantissime e distribuite in varie regioni italiane. Dal Piemonte alla Toscana, dal Cilento alla Sardegna, la parola d’ordine è ‘ecologia’. I programmi sono solitamente suddivisi per fasce di età e aperti a scuole, famiglie o singoli partecipanti.

A Reggio Calabria, Crotone e Lampedusa il WWF organizza anche campi di volontariato dedicati alla protezione delle tartarughe marine Caretta caretta. I campi rientrano nell’ambito del progetto ‘Tartarughe del WWF Italia’ sviluppato per contribuire alla conservazione, alla ricerca e alla salvaguardia delle tartarughe marine a rischio estinzione.

Analogamente, l’associazione ‘Filucudi Wildlife Conservation’ organizza campi di ricerca e di eco-volontariato settimanali aperti a tutti. Essi consentono di prendere parte alle tante attività di studio, conservazione e ricerca della fauna marina dell’arcipelago delle isole Eolie, con emozionanti uscite in barca ed escursioni dedicate all’avvistamento di cetacei e tartarughe.

"l’offerta è amplissima e si traduce in un’occasione perfetta per avvicinarsi al tema dell’eco-sostenibilità e dell’eco-vacanza attiva".

Ci sono anche i campi FAI sparsi per tutto il territorio nazionale che propongono attività di tutela ambientale e culturale aperte ad aspiranti eco-volontari di età compresa tra i 20 e i 26 anni. Quest’anno, l’associazione cerca aiutanti per il Bosco di San Francesco ad Assisi, la villa della Porta Bozzolo a Varese, il Castello della Manta a Cuneo, il Parco di Masino vicino Torino, il Giardino della Kolimbethra nella valle dei Templi di Agrigento e nel Parco della Villa Gregoriana di Tivoli.

Nei parchi nazionali, infine, i progetti di eco-volontariato che coinvolgono cittadini e studenti di tutte le età sono ormai una realtà consolidata. Dal Parco Nazionale del Gran Paradiso fino a al Parco dell’Abbruzzo, Lazio e Molise l’offerta è amplissima e si traduce in un’occasione perfetta per avvicinarsi al tema dell’eco-sostenibilità e dell’eco-vacanza attiva. Legambiente, ad esempio, organizza campi estivi dedicati ad attività di terra o di mare anche per under18 e per famiglie. Nei campi di terra si partecipa ad interventi concreti di pulizia e ripristino di aree boschive e al monitoraggio del territorio in luoghi come la Valchiavenna e le Dolomiti Bellunesi. In quelli di mare si presidiano litorali e aree protette di grande interesse naturalistico, come l’Isola d’Elba, l’Isola del Giglio, la Riserva Naturale di Torre Guaceto, l’Area Marina protetta del Plemmirio e tante altre.

Un po’ come gli eco-volontari che prestano parte del loro tempo e delle loro energie per difendere ciò che di più prezioso ci sia al mondo – la natura e l’uomo – anche le BCC sono da sempre attente alla tutela ambientale e all’utilizzo consapevole delle risorse. E sono numerose le iniziative avviate dalle banche del Credito Cooperativo che incentivano le buone pratiche di privati e imprese: tra tutte, la Convenzione con Legambiente sottoscritta per incentivare la diffusione dell’uso delle energie rinnovabili e la collaborazione con Federparchi avviata nel 2014 per la tutela del Patrimonio Ambientale nei principali parchi e aree protette italiane.

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