Il Cda di Sergio

La storia di Sergio, imprenditore e cliente BCC Cantù

A volte ereditare l’azienda di famiglia significa non sentirla propria. Non è stato così per un giovane imprenditore che ha dovuto conquistare la maggioranza per far cresece l’impresa di suo padre.

Cosa dice Spiderman? Da grandi poteri derivano grandi responsabilità…. Citazione obbligatoria nel mio caso: quando ho conseguito la maggioranza dell’azienda, le mie responsabilità sono aumentate.

 

Guadagnarsi l’azienda di famiglia

La FPZ, l’azienda di cui oggi sono amministratore, fu fondata da mio padre nel 1975. Mio padre aveva la capacità innata di catalizzare la fiducia degli altri azionisti: quando purtroppo è venuto a mancare, sono sorte grandi tensioni tra i soci. La conflittualità interna ha bloccato la crescita dell’azienda stessa.

Non potevo far altro che restare a guardare, perché la quota di azioni che avevo ereditato da mio padre era meno del 20%. Ho iniziato a lavorare in azienda, dove ero considerato l’ultimo arrivato. Ma questo ha giocato a mio favore: nessuno si sarebbe aspettato che un trentenne potesse prendere in mano la situazione.

 

Credere in un progetto originale

Volevo raggiungere la maggioranza della società. Quando andavo in BCC per le normali questioni finanziarie, ho iniziato a parlare del mio sogno. E ho trovato un partner capace di ascoltarmi: un partner strategico per realizzare il progetto di un giovane – il più squattrinato – ma con molto impegno e, forse, una scintilla d’ingegno più degli altri.

La BCC ha creduto in me: ha saputo valutare bene la situazione, finanziando l’acquisizione e affiancandomi in tutto il percorso che mi ha portato a raggiungere il vertice dell’azienda.
Ho capito che ce l’avevo fatta quando ci siamo ritrovati con i soci nella sede della BCC e abbiamo siglato i contratti. Sono tornato a casa in macchina, cantando a squarciagola “We Are The Champions”!

 

 

La scelta giusta

La crisi economica è scoppiata un anno dopo che avevo ottenuto la maggioranza dell’azienda. È stato un periodo duro, FPZ ha subito un calo del fatturato di oltre il 30%.
Preoccupato di essere fuori parametro, ho fermato tutti i piani d’investimento. È stato in quel momento che si è manifestata la differenza della BCC. Mi hanno dato fiducia e mi ha permesso di acquistare nuovi macchinari, più produttivi. Così FPZ ha ampiamente recuperato il fatturato ed è uscita dalla crisi persino più forte di prima.

Consiglio di scegliere la BCC perché sono persone per bene, che oltre dei numeri tengono conto delle persone davanti a loro. Perché alla fine darti un modulo da riempire e guardare i parametri lo sanno fare proprio tutti.

Quello che mi fa capire che ho fatto la scelta giusta è che, nonostante la crisi economica, non ho mai frenato i progetti di sviluppo. Innovazione e ricerca continua sono gli ingredienti per uscire dalla crisi. È proprio quando l’azienda è in salute che bisogna investire in innovazione, senza che la paura generata dalla crisi blocchi mai questo processo.

"Se ti circondi di persone che sono migliori di te in tutti gli ambiti di lavoro, hai probabilità di successo maggiori".

Perché molte volte ereditare un’azienda non significa sentirla propria. Il problema di molti imprenditori della seconda generazione è che non si sentono adeguati. Nel mio caso ho la grande opportunità di continuare il percorso iniziato da mio padre senza però ereditarlo. Posso sperimentare e fare i miei errori, senza pensare a cosa avrebbe fatto mio padre.
Da quando sono amministratore, le mie scelte hanno reso FPZ più competitiva. Mi rende orgoglioso aver guidato l’azienda a traguardi importanti e poterla indirizzare verso sfide ambiziose.

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