Il turismo che fa bene a tutti

Il 2019 è l’Anno del Turismo lento e sostenibile

Un turismo che fa bene ai territori, alle comunità e al cuore del Paese e che si ispira alla cultura dello “slow travel”, dedicata a chi cerca nel viaggio l’occasione per rallentare

 

di Erika Facciolla (TuttoGreen)

 

Dice il proverbio: “La lentezza è la vera ricchezza”. Un lusso che pochi possono o vogliono concedersi, quasi che i ritmi frenetici di questo tempo siano una costante inevitabile del nostro stesso vivere. Eppure, rallentare il passo e riappropriarsi del proprio tempo in un mondo che ci vuole in continua accelerazione è ciò a cui tutti dovremmo aspirare.

Il 2019 potrebbe essere l’anno giusto per mettere in pratica i buoni propositi e ricominciare a camminare a passo d’uomo. Questo è l’Anno Nazionale del Turismo Lento, pensato per chi vuole godersi la vacanza, lunga o breve che sia, senza fretta.

E così, dopo il 2016 dedicato ai cammini, il 2017 ai borghi autentici e il 2018 al buon cibo italiano, quello in corso sarà l’anno del turismo “slow” e di qualità, rispettoso dell’ambiente, delle comunità e dei territori. Quel tipo di turismo fatto per chi non vuole “consumare” la vacanza, ma viverla, meglio se lontano dalle rotte del turismo di massa.

escursionismo

“Slow” è meglio

Forse non sarà così “cool” per i giramondo, ma lo “Slow Travel” è una filosofia del viaggio che nasce dalla ricerca dell’autenticità, più che dalla smania di coprire grandi distanze. E il fatto di spostarsi a piedi o di utilizzare mezzi di trasporto alternativi all’aereo e all’auto, come treni, bici, cavalli e ciaspole, rende questa filosofia decisamente “green”.

Spazio, dunque, al cicloturismo, alle ippovie, al birdwatching, alla riscoperta del turismo fluviale, degli itinerari naturalistici e dei cammini, magari seguendo le tracce di una vecchia strada ferrata, alla scoperta delle bellezze autentiche del territorio. Quelle bellezze spesso nascoste, dimenticate, ignorate o semplicemente sconosciute. E tra una tappa e l’altra ci si può fermare in una fattoria didattica, dormire negli alberghi diffusi, gustare i sapori delle tradizioni locali in punti di ristoro che offrono buon cibo a chilometro zero.

"lo Slow Travel è una filosofia del viaggio che nasce dalla ricerca dell’autenticità".

Per diffondere e valorizzare la cultura del turismo lento è nato anche un Atlante Digitale consultabile su portale del Mibact che raccoglie i più bei Cammini d’Italia: oltre 40 itinerari da percorrere in modo rigorosamente “slow” attraverso una fitta rete di mappe, ciclovie e sentieri che attraversa in lungo e in largo lo stivale. Percorrendo questi tracciati, si incrociano piccole comunità che non si arrendono al declino e che custodiscono il territorio e lo straordinario patrimonio monumentale, storico e naturalistico in esso racchiuso. Comunità e territori da salvaguardare attraverso un turismo di qualità che punta ad esaltare le specificità dei luoghi minimizzando il suo impatto con l’ambiente.

E per chi fosse in cerca di ispirazioni ancora più suggestive, c’è l’Atlante di Viaggio delle Ferrovie Dismesse che tra riserve naturali, borghi storici, castelli e parchi si snoda per più di 1300 chilometri lungo le più antiche linee ferrate del Paese. Qualche esempio? C’è la “Transiberiana d’Italia” che si inerpica sulle vette della Maiella, attraverso gli splendidi paesaggi del Parco Nazionale e degli Altipiani Maggiori dell’Abruzzo. Oppure il Percorso dei Templi, tra Agrigento e Porto Empedocle, avviluppato intorno ad un binario ottocentesco che permette di ammirare da una prospettiva unica l’adiacente parco archeologico della Valle dei Templi.

cicloturismo

Pedalando zaino in spalla

Parlando di vacanze lente e sostenibili, non poteva mancare una menzione speciale per le due ruote più ecologiche, quelle delle biciclette, protagoniste assolute del turismo “slow”.

Più che una tendenza, la bicicletta è la riscoperta di un modo di viaggiare “zaino in spalla” che in Europa è già realtà. In Germania il cicloturismo produca un giro d’affari pari a 15 miliardi di euro all’anno, mentre nel Belpaese il dato è fermo a 3,2 miliardi. Sicuramente meno in voga dalle nostre parti, a quanto pare, sebbene le prospettive di crescita siano incoraggianti.

Sempre in tema di cicloturismo, nel nostro Paese è molto attiva l’Associazione Fiab, la “Federazione italiana per l’ambiente e la bicicletta”, che promuove la rete ciclabile nazionale “BicItalia” in maniera coordinata a quella europea (EuroVelo). Oltre a fornire un servizio di aggiornamento delle strutture ricettive specializzate tramite la rete “Albergabici”, l’associazione segnala iniziative dedicate a bikers provetti e amatoriali e cerca di diffondere l’eco-cultura della bicicletta per attivare un cambiamento “dal basso”.

"biciclette, protagoniste assolute del turismo slow".

Tra le regole non scritte del cicloturismo c’è il principio imprescindibile di fondersi con la natura portando con sé lo stretto indispensabile. Ma ogni (ciclo)viaggiatore che si rispetti, cosa deve fare per essere davvero lento e sostenibile? Ecco un decalogo da tenere a portata di mano:

  • Se siete alla vostra prima esperienza da cicloturisti, non bruciate le tappe. Scegliete itinerari poco impegnativi, magari consultando prima una guida o un libro dedicato alle vacanze in bicicletta.
  • Se potete raggiungere un posto in auto o in bicicletta scegliete di pedalare, che poi è anche il modo migliore per tenersi in forma.
  • Durante il viaggio sostenete le economie e l’artigianato locale. In questo modo contribuirete a valorizzare l’identità delle piccole comunità che incontrerete.
  • Cercate di evitare l’usa-e-getta e non acquistate oggetti in plastica. L’ambiente ha bisogno di ciclo-viaggiatori responsabili, non sciuponi!
  • Raccogliete, riciclate e fate in modo di produrre meno rifiuti Se ne avete la possibilità, recuperate anche quelli degli altri e smaltiteli nel modo più appropriato.
  • Invece di comprare bottigliette in plastica, procuratevi una borraccia termica da portare con voi e cercate fontane, sorgenti o punti di ristoro in cui fare il pieno d’acqua fresca.
  • Ascoltate il vostro corpo. Se siete stanchi, fate una pausa. Prendetevi del tempo per risposare, mangiare bene e fare un pisolino rigenerante.
  • Pedalate verso luoghi autentici, come i borghi storici, e fatevi guidare dal profumo delle tradizioni più antiche. Difficilmente vi deluderanno.
  • Osservate, stupitevi, scattate foto e realizzate dei video, ma senza mai interferire con l’ambiente che vi circonda.

Lasciate la fretta a casa e aprite le braccia alla lentezza: il viaggio merita di essere assaporato in ogni suo istante.

E non dimenticate di tenere d’occhio anche il web. Negli ultimi anni sono nati tanti portali e siti dedicati ai “bikepacker” e agli amanti delle due ruote. Un bell’esempio è Bikepacking.com, il punto di riferimento per tutti i cicloturisti. Si tratta di una piattaforma che fornisce idee e spunti per gli itinerari, classificandoli in base tipo di bicicletta usata, alla difficoltà del percorso e alle recensioni lasciate dagli altri utenti.

Per l’Italia, sono due i percorsi consigliati: l’Alta Via dei Monti Liguri – un percorso di 488 km tra La Spezia e Ventimiglia che si arrampicano sulle cime delle montagne per poi riscendere rapidamente lungo la costa – e il cosiddetto “Giro della Bruschetta”, un itinerario ad anello che esplora l’Abruzzo più autentico senza perdersi neanche una prelibatezza gastronomica dei luoghi che si incrociano durante il percorso.

Ad accogliere queste e altre iniziative dedicate al turismo lento e alla mobilità sostenibile ci sono anche le Banche di Credito Cooperativo che da sempre promuovono le buone pratiche della sostenibilità attraverso iniziative concrete sul territorio: dal risparmio energetico, all’utilizzo consapevole delle risorse, in coerenza con il dettato statutario che impegna ogni BCC a promuovere la crescita responsabile e sostenibile del territorio nel quale opera. Credono e investono da anni sullo sviluppo sostenibile del territorio: dopo l’attività di finanziamento per la diffusione delle energie rinnovabili svolta in partnership con Legambiente (270 milioni di euro per 5.700 finanziamenti), nel 2017 hanno erogato circa 38 milioni di euro per finanziamenti green a favore di 1.171 beneficiari.

 

 

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