Insegnando s’impara

La storia di Francesca, socia BCC

La ricerca scientifica incontra la passione per l’educazione: una scuola laboratorio per insegnare ai bambini che fanno fatica a imparare. E per formare nuovi insegnanti.

Perché è nata Tice? La ragione più intima è che sono follemente innamorata dell’educazione.
Già prima di iniziare gli studi universitari sapevo di avere una grande energia da spendere per l’educazione, ma non sapevo in che modo l’avrei trasformata in una professione. Mi sono iscritta a psicologia proprio per capire e aiutare meglio i bambini in difficoltà.
Durante gli studi l’incontro con la professoressa Perini, ordinario di psicologia dell’educazione, è stato fulminante. Mi ha mostrato come il metodo scientifico può essere un validissimo strumento per rendere replicabile il miglioramento.

"Il direttore della BCC mi ha ascoltato con passione mentre gli raccontavo come volevo cambiare il mondo. E in una settimana abbiamo ottenuto i fondi per partire".

 

L’esperienza americana

Grazie a una borsa di studio ho frequentato diversi centri di apprendimento negli Stati Uniti. Qui ho incontrato Fabiola, ricercatrice, e ho visto per la prima volta dei laboratori nei quali alcuni ricercatori sperimentavano tecnologie educative lavorando con i bambini. Nuove procedure, nuovi materiali, metodi con i quali insegnare in modo più efficace ed efficiente.
Al rientro abbiamo pensato a come continuare la ricerca in Italia. Con un business plan in tasca e un’idea in testa, mi sono rivolta alla BCC di Creta e Castel San Giovanni – oggi incorporata da Banca Centropadana Credito Cooperativo. Ricordo che il direttore di allora mi ascoltava con passione mentre raccontavo come volevo cambiare il mondo. In una settimana abbiamo ottenuto i fondi per aprire il primo centro Tice, nel 2007.

"Il nostro motto è: non esiste energia che illumini di più di un bambino che impara ad imparare".

 

Una palestra per la mente

Il centro Tice è una palestra di apprendimento per quei bambini che hanno bisogno di potenziare e sviluppare competenze scolastiche, emotive o comportamentali. Arrivano allievi con situazioni molto diverse e per ognuno di loro creiamo un percorso individuale. Insegniamo a leggere o a far di conto ai bambini con dislessia, li rendiamo autonomi nei compiti a casa, grazie a nuovi ed efficaci metodi di insegnamento. Vogliamo dare a ogni bambino con bisogni educativi speciali la migliore educazione basata sui risultati della ricerca scientifica.

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Gli ingredienti del successo

In pochi anni abbiamo aperto altri tre centri Tice: ora siamo 20 donne e 2 uomini ad occuparci di più di 400 bambini. Ci siamo riuscite con una visione femminile dell’imprenditoria, con la fiducia nell’innovazione tecnologica, con ricerca e formazione costante e, soprattutto, con tanto entusiasmo e passione per il nostro lavoro.

 

Non smettere mai di imparare

I risultati non si misurano sul fatturato, ma sui miglioramenti dei bambini e sul successo degli studi che pubblichiamo. Infatti i centri Tice sono una rete di ricerca: più di 100 dottorandi e ricercatori sperimentano nuove tecnologie educative e si scambiano i risultati rimanendo sempre connessi tra loro.
Facciamo formazione per psicologi, insegnanti, pedagogisti che vogliono innovare il proprio lavoro.
Aiutiamo i professionisti a diventare imprenditori dell’educazione: spesso chi frequenta i nostri corsi apre altri centri e cooperative. Le start-up che nascono imparano, oltre alle tecniche, la cultura della scienza.
I nostri progetti per il futuro sono ambiziosi: vogliamo in tre anni far nascere 6 nuovi centri, insegnare a 2.000 bambini con bisogni educativi speciali e formare almeno 100 insegnanti.

 

 

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