L’importanza dei nonni come figura sociale in famiglia e nelle comunità

Anche la società si affida ai nonni riconoscendo loro un ruolo importante nelle comunità.

Di Barbara Chizzolini (Chizzocute)

I nonni sono un bene immenso. Racchiudono la storia di generazioni intere e di ricche tradizioni di famiglia.

Chi, come me, ha avuto la fortuna di crescere in contatto quotidiano con i nonni, sa che sono fonte di certezze e sicurezze per i bambini che richiedono tante attenzioni e che hanno la necessità di essere visti e ascoltati.

Noi genitori siamo distratti e troppo di corsa nella vita per poter dedicare sempre le giuste attenzioni ai nostri figli. I nonni no, i nonni sanno esserci. Hanno già chiuso la parte della loro vita in cui si corre, hanno alle spalle i loro traguardi e i loro (eventuali) fallimenti. Non hanno più paura della vita né vivono per arrivare. Perché lo hanno già fatto. Sono ormai  privi di tutti quei fardelli che li possono distogliere dalle cose vere.

Si dice che invecchiando si torni ad essere un po’ bambini. Io credo sia questo il segreto dei nonni.

Per questo i bambini, e lo vedo con il mio Andrea, li amano immensamente. Perché hanno la capacità di vederli davvero.

Ogni persona che abbia avuto la fortuna di crescere con i nonni ha un bagaglio di ricordi che, anche in età adulta, diventa un luogo di rifugio nei momenti difficili. Odori, parole, modi di dire, gestualità che riportano alla mente quel calore di affetti incancellabili.

L’Italia, per tradizione e cultura, è uno dei Paesi con il tasso più alto di anziani che si prendono cura dei propri nipoti. Nel nostro Paese, infatti, il 33% dei nonni quotidianamente si occupa dei nipoti, contro l’1,6% della Danimarca o il 2,9% della Svezia.

In Italia i nonni sono sempre stati quella figura su cui contare, basti pensare al microcosmo della vita di corte o di quartiere, nel quale gli anziani erano un forte sostegno alle famiglie e si aiutavano l’un l’altro, dove ci si conosceva tutti e dove spesso i bambini diventavano nipoti acquisiti di tutti. Una società di condivisione e di comunione, rispetto a quella odierna fondata più su principi individualisti in cui la famiglia si trova troppo sovente isolata. Con i cambiamenti avvenuti negli ultimi decenni infatti, dall’aumento dell’età pensionabile agli spostamenti geografici per motivi di lavoro ad un tessuto sociale che è notevolmente mutato, la percentuale dei nonni che può aiutare le famiglie nella gestione dei figli è diminuita.

Oggi i nonni che non riescono ad essere presenti quotidianamente nella vita dei nipoti si ingegnano, apprendendo ad utilizzare le nuove tecnologie come i computer e gli smartphone per le videochiamate, prendono treni, voli aerei per stare con i propri figli e nipoti. Perché loro sanno quanto sia importante vivere la famiglia ed i propri nipoti.

Il ruolo dei nonni diventa oggi importante anche da un punto di vista economico, come sostegno alle famiglie dove i genitori spesso hanno situazioni professionali precarie e con redditi che, in alcuni momenti, non sono sufficienti a sostenere il costo sempre più alto di un figlio. L’aiuto economico dei nonni è spesso anche indiretto: grazie alla propria presenza infatti si sostituiscono alle figure delle baby sitter o dei nidi che con i loro costi elevati rappresentano una voce di spesa ingente per le famiglie.

Scelta dei nonni non solo per ragioni economici, ma soprattutto per i tanti benefici che i bambini traggono dalla loro presenza. Anche la società si affida ai nonni, riconoscendo loro un ruolo importante nelle comunità.

Sull’onda del beneficio dichiarato della presenza dei nonni nella vita dei bambini sono nate iniziative come quello di Unicoop a Piacenza, che ha visto l’apertura di un asilo nido all’interno di una casa di riposo per la terza età dando vita a un esempio positivo di “educazione intergenerazionale”. Un progetto che fa sì che, oltre ad essere seguiti da educatrici professionali, i bambini entrino in contatto con gli anziani che insegnano loro ad andare in bicicletta, a giocare con quei giochi di una volta tanto distanti da PC e tablet e che li coinvolgano nei loro mondi fatti di racconti e avventure.

Poi ci sono altre esperienze. Ad esempio i progetti Nonno-vigile all’esterno delle scuole per tutelare i bambini o quelli di aiuto in mensa per la gestione del momento pasto e tanti altri.

Noi genitori lo tocchiamo con mano tutti i giorni guardandoli negli occhi all’uscita da scuola. Queste iniziative di inclusione nella vita sociale permettono agli anziani di sentirsi una parte importante e fondamentale della nostra vita. E ai nostri bambini di ricevere attenzione e amore.

 

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